Trapezoforo con coppia di grifoni che sbranano una cerva. Ascoli Satriano, Museo Civico

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Trapezoforo con coppia di grifoni che sbranano una cerva. Ascoli Satriano, Museo Civico

L'ARTE DI SALVARE L'ARTE | La grande mostra al Palazzo del Quirinale

Un centinaio di importanti opere tra quelle recuperate dai Carabinieri Tpc

«L’arte di salvare l’arte. Frammenti di storia d’Italia» è il titolo della mostra allestita nel Palazzo del Quirinale per celebrare i 50 anni di attività del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, la cui fondazione risale al 3 maggio 1969 e il cui obiettivo principale è «quello di fronteggiare, con efficacia di strumenti ed interventi mirati, l’allarmante fenomeno della depauperazione del più grande museo al mondo: l’Italia».

Aperta al pubblico dal 5 maggio al 14 luglio, curata da Francesco Buranelli e accompagnata da un catalogo pubblicato da De Luca, la mostra è suddivisa in cinque sezioni tematiche e presenta un centinaio di opere, tra cui alcune molto rilevanti per l’archeologia come la Triade Capitolina del Museo Archeologico di Guidonia, recuperata nel 1994, i grandi vasi attici di Eufronio del Museo Archeologico di Cerveteri o il trapezoforo con coppia di Grifoni che sbranano una cerva del Museo Civico di Ascoli Satriano, restituiti all’Italia tra il 2006 e il 2007 dal Metropolitan Museum of Art di New York e dal Getty Museum di Los Angeles.

Spiccano quindi, nella sezione dedicata al Rinascimento, la «Madonna di Senigallia» di Piero della Francesca della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, trafugata nel 1975 insieme con la «Flagellazione di Cristo» (dipinta anch’essa da Piero) e con la «Muta» di Raffaello e recuperata l’anno seguente; la «Sacra famiglia con una santa» di Andrea Mantegna, rubata nel 2015 dal Museo di Castelvecchio di Verona e recuperata un anno dopo; la «Madonna con il Bambino» di Giovanni Bellini della Pinacoteca Malaspina di Pavia, trafugata nel 1970 e recuperata nel 1974, nonché pezzi pregevoli di Antoniazzo Romano, Pietro Perugino, Andrea Della Robbia, Lucas Cranach il Vecchio.

Per l’arte contemporanea, collocati nella prima sezione espositiva incentrata sui recuperi più significativi, i due Van Gogh e Cézanne rubati a mano armata nel 1998 dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Il tutto documenta l’attività investigativa dei Carabinieri Tpc.

Le finalità della mostra, come ha sottolineato Buranelli, sono da una parte consentire di «rivivere storie di recuperi (alcuni avventurosi, altri frutto di minuzioso, lungo e paziente lavoro) di opere disperse in ogni angolo del mondo» e, dall’altra, mettere l’accento sull’importanza di un lavoro che ha permesso alle opere recuperate di essere «ricontestualizzate nel territorio e nel tessuto connettivo che le ha generate, restituendo loro la dignità culturale più vera e profonda di ogni opera d’arte, quella del contesto di appartenenza».

Trapezoforo con coppia di grifoni che sbranano una cerva. Ascoli Satriano, Museo Civico

Fabrizio Biferali, 03 maggio 2019 | © Riproduzione riservata

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